E'
la prima volta che affrontiamo una situazione così impegnativa, non
siamo mai andati oltre forza 5, ora sappiamo com'è, ci siamo
confrontati con la forza del mare e siamo pronti se in futuro ci
troveremo nella stessa condizione. In fondo è quello che cercavamo di
ricavare da questa esperienza. Dunque stanchi ma appagati.
Ore
11.00 Entriamo nella grande baia di Palma di Maiorca, finalmente
riparati dall'onda del mare aperto, la terra ci accoglie come in un
abbraccio.
Attracchiamo
al molo del distributore e facciamo il pieno di carburante e dopo aver
fatto le pratiche burocratiche ormeggiamo alla banchina R 13 posto 51
del Real Club Nautico.
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Rassettiamo
la barca e la laviamo a fondo, soprattutto in pozzetto, dove il mal di
mare ha lasciato tracce! Una rapida doccia col tubo di gomma, una
sigaretta mentre ci asciughiamo al sole, e via verso un ristorante per
mangiare un boccone. Un'insalata e una birra fresca, Roberto si
addormenta sulla sedia prima del dolce... torniamo in barca e dormiamo
fino alle 21.00, si riparte domani mattina, la prossima tratta sarà
piuttosto lunga, 250 miglia fino all'Asinara. Cena e di nuovo a dormire,
non prima di aver controllato il filtro del gasolio,
"qualcuno" ha dimenticato il tappo del serbatoio aperto ed è
entrata sicuramente acqua mentre si lavava la coperta!!
Lunedì
15 Settembre 2008. Giorno 4
Svegliati alle 7 con il profumo del caffè, Roberto ci fa trovare la
colazione pronta! 8.30 molliamo gli ormeggi, facciamo rotta su Bonifacio,
procediamo genoa e motore, come ci aveva suggerito Gerrit, 3 persone di
equipaggio non sono in grado di gestire questa barca a tutta tela,
soprattutto con vele da regata, terzarolare la randa è significato
danneggiarla, così come aveva previsto il nostro amico teutonico.
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